mercoledì 6 maggio 2009

Consegna del 6/5/09

PROGRAMMA
CONTESTO
AMBIENTE





lunedì 27 aprile 2009

Come partecipare all'edificio?








La domanda che mi sono posto è stata: come collegare la forma dell'edificio con quello che poi c'è al suo interno?

La riposta l'ho trovata nella tecnologia creata da Electroland, che è un team di designer di Los Angeles, ossia una pavimentazione luminosa a Led rossi incorporati al suolo che varia in funzione dei movimenti dei visitatori. Applicando questo tipo di pavimentazione nei percorsi interni chi entra nell'dificio interagisce con esso, questo principio di interazione con l'edificio è lo stesso principio fondante che c'è alla base dell'area, ossia chi entra nel lotto deve sentirsi partecipe di questa.









Altra soluzione interessate è di riportare in facciata quello che ho all'interno: LA MUSICA!!!

Sempre grazie ad un'invenzione Electroland (panneli a LED sulla facciata dell'edificio), posso ricreare sicuramente l'idea della musica che c'è all'interno dell'edifiio.



E se l'edificio oltre ad interagire visivamente con le persone che ci entrano interagisse anche a livello energetico? Se dal movimento prodotto dal ballo si potesse ottenere energia elettrica? E' questa l'idea che c'è alla base della discoteca Off Corso costruita a Rotterdam, ma la stessa idea è applicabile all'interno di questo progetto. Come è possibile trarre energia dal movimento?

La risposta che la forniscono degli speciali pavimenti sospesi su speciali cristalli che producono elettricità quando vengono fatti sobbalzare.

domenica 26 aprile 2009

Contesto ambientale


Gli Urban Voids inclusi nella macroarea da me presa in considerazione sono stati scelti in base a due criteri fondamentali: la vicinanza con la mia area e l'evidente affinità con alcune idee progettuali.
In questa tavola viene messo in evidenza quello che è l'elemento principale del quartiere: ossia questi gradi spazi adibiti a verde attrezzato che potrebbero essere sfruttati come il principio di un percorso ecologico.

Griglia orientata


La griglia sopra riportata è frutto dello studio delle vie principali del quartiere ma soprattutto risponde ad una domanda fondamentale: come può un'abitante della zona interagire con il mio lotto?

La risposta è semplice, tramite una serie di percorsi mirati che uniscano le aree che hanno intenti comuni. Nell'intersezione di questi percorsi non può che nascere un polo di aggregazione, che può essere la piazza o anche un punto interno dell'edificio dove comunque si genera aggregazione.

Perchè una griglia così larga?

E' la prima scelta che ho compiuto, quella di non vincolare troppo i mio edificio, anche perchè in una zona dove non ci sono tipologie di costruito prevalenti e non c'è una vera e propria maglia regolare, fare una maglia regolare interna proprio all'interno del lotto non mi sembrava una buona sceta. Inoltre, volendo impostare tutto il mio progetto sui percorsi era molto più interessante studiare come le persone potevano "partecipare al mio lotto" e come dal mio potevano giungere ai lotti limitrofi.

mercoledì 8 aprile 2009

Programma d' uso


Mi sembrava anche giusto esplicitare il programma d'uso dell'area, così ho raccolto tutte le miei idee sparse e le ho messe insieme con criterio. Naturalmente le percentuali sono riferite all'importanza che le attività hanno all'interno dell'area non all'area che esse occupano.

lunedì 6 aprile 2009

Driving Force

Fotosintesi Musicale


E' vero che le idee migliori vengono quando fai altre cose, infatti mentre ero in altre faccende affancendato mi è venuta in mente questa associazione di parole che sintetizza tutta la mia driving force. Pensavo a quello che era l'elemento portante del mio progetto: la natura. Dalla natura alle piante. Dalle piante alla fotosintesi crolofiliana.
In poche parole le piante assorbono anidride carbonica dall'ambiente e poi rilasciano ossigeno. Quello che succede nel mio progeto è un procedimento analogo: invece dell'anidride carbonica vengono assorbite le idee creative delle persone che tramite un processo di trasformazione vengono rilasciate sotto forma di musica.
La stessa musica che viene messa a disposizione di tutti tramite radio e locali per il semplice fine di divertire ed aggregare. Quello che si crea nell'area è un organismo autosufficente che vive delle proprie creazioni, ma aperto verso la gente del quartiere.

Perchè le Creative Commons?

Perchè sono gruppi di persone che incarnano tutto ciò:
la libertà di creare in generale e di condividere con gli altri le proprie crezioni, senza passare per intermediari.


mercoledì 1 aprile 2009

Alimentiamo le nuove idee



Giornata impegnativa ma soprattutto stimolante. Bisognava rimettere in moto il cervello, dopo aver pensato tanto alla forma ed a quello che questo progetto doveva realizzare ora è giunto il momento di fermarsi un secondo a riflettere sulle cose che realmente occorrono al quartiere.
Partiamo dalle aree di progetto, non più 4 aree ma solo 2, la 21 e la 23.

Un'area di intervento più piccola consente di avere un progetto meno dispersivo, ma apre anche nuove tematiche che sono la volontà di sviuppare un progetto che stabilisca una sorta di continuità con il progetto di Stefano Pisa, che occuperà l'area 24 e 26.


http://http//stefanopisa.blogspot.com/


Perchè "Quo vadis?"

Questo titolo deve essere una provocazione e nasce dopo un'analisi dei servizi presenti nel quartiere. Mi sono accorto che non ci sono ne negozi ne poli di aggregazione. "Quo vadis?" in latino significa "dove vai?" e la risposta a questa domanda doveva diventare: "Nella mia area" e grazie a un discorso di percorsi "anche nelle aree limitrofe alla mia."

Perchè?

Per quello che la mia area offre è tutto quello che manca nel quartiere, inoltre va ad arricchire una serie di interventi che puntano a riqualificare il territorio di Torpignattara.





I Locali: luogo di svago e aggreazione per eccellenza, svolgono una parte importante all'interno del progetto. Diciamo che è il nucleo intorno a cui tutto ruota.





Creative Commons:è un'organizzazione non profit dedicata all'espansione della portata delle opere di creatività offerte alla condivisione e all'utilizzo pubblici. Essa intende altresì rendere possibile, com'è sempre avvenuto prima di un sostanziale abuso della legge sul copyright, il ricorso creativo a opere di ingegno altrui nel pieno rispetto delle leggi esistenti.



Come integrarle nel progetto? Aprendo degli spazi liberi per chi vuole fare musica, Bisogna trovarsi in un ambiente stimolante per produrre e sicuramente trovarsi un un ambiente dove si respira musica aiuta.



Stazione radio: non si tratta di una stazione radio all'interno di una discoteca, ma di una stazione radio che vive della musica creata dalle Creative Commons e messa in onsa dagli stessi DJ che animano le serate dei locali. E' una radio viva!!!






Esibizioni Live: quante volte avete pensato: "Mi piacerebbe tanto far sentire le mie creazioni tramite esibizioni live?" Non è un pensiero innovativo, ma soprattutto è un pensiero che ha già raccolto consensi...a Londra per esempio è possibile esibirsi nelle stazioni della Metro, visto che ci sono delle vere e proprie postazioni con prese per la corrente e spazio per gli strumenti, pensate per tutti i compositori che hanno voglia di rendere partecipi i passanti delle loro nuove idee.



Fare una cosa del genere in un'area che parla e vive principalmente di musica assumerebbe un significato ancora più forte, soprattuto se queste postazioni fossero posizionate in punti di passaggio strategici.





Locale all'aperto: Una valida alternativa durante i mesi estivi. Spazio riutilizzabile per concerti a pagamento.





Bar: Per completezza mi sembrava giusto aggiungere un'ultima ma non ultima attività che si svilupperà nell'area. Se la discoteca è un punto di aggregazione e svago, di sicuro il bar è per eccellenza il luogo dove le persone si ritrovano per scambiare qualche chiacchiera alla fine della giornata...questo può accadere sia che sia un musicista sia che sia una persona che è entrata nell'area per fare una passeggiata. Può essere anche una sorta di femata per le persone che escono o entrano dai locali...le possibilità sono davvero tante...

martedì 31 marzo 2009

Terzo Salto

Rebuilding Nature+Living+Imprinting=

Invasione di campo






Che è successo? Perchè ora compare sul mio blog una struttura in cristallo e acciaio quando fino ad ora avevo parlato di tetti verdi? The Island in the Mur è la sintesi di tutte le componenti fondamentali che caratterizzeranno il mio progetto. Infatti i materiali utilizzati sono perfetti per la location, la costruzione rimane leggera ed il ponte sospeso, le persone che passano da una riva all'altra possono godersi un'ottimo panorama.






Visto che ogni progetto è caratterizzato dalla location in cui viene realizzato è normale che i materiali utilizzati saranno completamente differenti per il mio intervento, ma l'idea di base rimane invariata: creare un collegamento panoramico tra le varie aree, questo realizzerebbe anche un collegamento privilegiato tra le varie strutture, un colegamento coperto che consentirebbe di spostarsi da una parte all'altra sia in caso di pioggia che di sole. Come fare? Grazie ai tetti verdi, in modo da avere un doppio percorso, sia coperto che all'aperto.



Con il sistema di tetti verdi dovrei riuscire ad ottenere un buon rapporto tra funzionalità e forma, tutto stà a vedere se chi lavora nelle aree adiacenti è disposto a collegarsi ad un progetto di così ampio respiro come questo.

domenica 29 marzo 2009

Secondo Salto

Gettiamo un ponte verso le altre aree

Studiando l'area 20 mi ero subito accorto che l'intera zona aveva bisogno di un intervento su larga scala. Non serviva la progettazione di un singolo edificio ma la pianificazone di un intervento più esteso che puntasse a riqualificare l'intero quartiere. La scelta del centro commerciale con annesse discoteche deriva infatti da uno studio dei servizi dell'area. Nella zona i servizi sono pressochè inesistenti, non ci sono negozi di rilievo, locali, centri di aggregazione...Quando ho scelto l'area 20 avevo in mente un intervento che riqualificasse il più possibile la zona e che ridesse vita a trpignattara. Ma sapevo che non sarebbe bastato...per quanto ambizioso potesse essere un intervento localizzato non pò ridare vita ad un intero quartiere. Quello che stò capendo da questo corso è che se si mette la testa bassa sullo schermo fregandosene degli altri progetti difficilmente si arriva lontano...infatti quando son venuto a conocenza che atre persone stavano lavorando sul mio stesso quartiere mi è parso un buon punto di partenza per iniziare un confronto, almeno per ora, di concetti ed idee progettuali. Il professore mi ha fatto notare che si stava lasciando una grande area da riqualificare, quindi ho colto l'occasione per spostarmi in quest'area e completare il Piano di recupero di Torpignattara. Naturalmente per poter ottenerere ciò mi son dovuto confrontare con le loro idee(per ora solo tramite blog), per assicurarmi che non vi fossero due interventi uguali e che vi potessero essere punti in comune da sfruttare. Il confronto è stato più che mai positivo...




Per ora mi sono confrontato con un Centro culturale(viola), un centro per l'accessibilità alle trapie alternative ed un progetto di Restoring_Nature(giallo).





La mia area è quella al centro in blu ed è stata ottenuta unificando 4 aree più piccole. Mi è stato possibile spostarmi dall'area 20 a questa nuova area per 2 motivi:


1) L'elemento portante del progetto è il rebuilding nature ed intendo realizzarlo con i tetti verdi calpestabili, tecnologia che non ha bisogno di un luogo particolare per essere applicata.


2) La vastità del mio progetto ha fatto si che le dimensioni della nuova area non divenissero proibitive, bensì semplicemente più comode per tutte le cose che devo realizzare.


Inoltre non va dimenticato che fossi rimasto nell'area 20 avrei lasciato quest'area(di importanza strategica fondamentale, almeno per quanto riguarda i collegamenti tra quelli che saranno i nuovi costruiti) in uno stato di degrado permanente.

I Blog con cui mi dovrò per forza di cose tener n contatto:


http://www.umbertoditanna.blogspot.com/


http://marcucciagnese.blogspot.com/


http://www.valeriogaleone.blogspot.com/



mercoledì 25 marzo 2009

Primo Salto



"Un medico può seppellire i suoi errori, ma un'architetto può solo piantare un rampicante" F.Lloyd Wright



Primo approfondimento


Dopo l'analisi di questo aspetto fondamentale mi sono staccato completamente dall'Ex Tempore ed ho deciso di tentare una nuova via per il progetto di Laboratorio IV. Questo perchè mi sono accorto che con l'Ex Tempore ero andato subito a cercare la forma a discapito della funzione.

Ex Tempore


domenica 15 marzo 2009

IDEA DI PROGETTO

La scelta delle tre aree non è avvenuta in maniera casuale, ma c'era comunque già un idea di quello che avrei voluto realizzarci sopra. Per la prima volta non è l'edificio ad adattarsi all'area ma è l'area da edificare che si adatta all'idea dell'architetto.
Tutte e tre le aree prese in considerazione si prestano ad un certo tipo di interventi, l'unica differenza che c'è tra loro è dettata solamete dalle dimensioni dell'area.



La mia idea di partenza era quella edificare su una delle tre aree una discoteca o un pub, comunque qualcosa che rivalutasse completamente le tre zone.




Per questo la prima area presa in considerazione(10) ha delle caratteristiche molto interessanti: visibile dalla via Appia, ci sono molti parchegginelle sue vicinanze, cosa fondamentale visto ch il lotto non è grandissimo e non vi è la possibilità di realizzare una zona parcheggio al suo interno.






















La seconda area presa in considerazione(20) è fra tutte la più interessante: è situata in un quartiere che ha bisogno di essere riqualificato e un progetto importante potrebbe dare al quartiere una bella spinta. L'area è la più grande e permette di muoversi più liberamente. Permette di risolvere il problema dei parcheggi selvaggi nel quartiere, problema che con l'apertura del locale si verrebbe ad accentuare, inolte permette di realizzare un edificio moltogrande che non sia un semplice pub o una semplice discoteca, ma il punto di ritrovo per tutti gli abitanti del quartiere, come? La risposta è nel riferimento.













La terza area(33) gode anch'essa di un'ottima vista, ma ha un grandissimo problema: quello dei parcheggi, all'interno di quest'area realizzare una discoteca è impensabile anche perchè l'affluenza di macchine finirebbe di bloccare il traffico già molto intenso. Per valorizzare al massimo quest'area bisognerebbe realizzarci un piccolo ristorante con parcheggio, cercando di esaltere al massimo la vista dell'acquedotto.














MAREMAGNUM










Il MareMagnum si trova proprio davanti alla plaza Colón, alla fine della Rambla. Ho preso il MareMagnum come riferimento perchè per Barcellona è un punto di riferimento, è un punto di ritrovo per giovani e adulti. All'interno di questo edificio si può trovare di tutto: da pizzerie, a bar, discoteche mobili sulle barche, cinema, altre discoteche all'interno del centro commerciale, questo mix di attività è un pò quello che vorrei creare(nei limiti del possibile ovviamente) nella mia area di progetto. La scelta del pub/discoteca se nella zona 10, del ristorante se nella zona 33, ma di un qualcosa di molto più complesso come il MareMagnum se sviluppato nell'area 20 nasce proprio dall'idea che queste aree debbano contenere qualcosa che qualifichi ed aggreghi gli abitanti delle zone che potranno usufruire di queste opere. Del Maremagnum oltre alla convivenza di più attività che permetteva alla struttura di rimanere aperta 24h su 24 mi era piaciuta anche la grande organizzazione spaziale interna, semplice ma efficace.








Vita notturna, le discoteche all'ultimo piano ne fanno un vero polo di aggregazione non solo del quartiere ma di tutta la città. Dopo le spese quotidiane anche il divertimento notturno.




sabato 7 marzo 2009

PRIMO SOPRALLUOGO

Urbanvoids 10








Lotto situato all'incrocio tra via Allumiere e via dell'Arco di travertino. Attualmente il lotto appare inutilizzato con una forte pendenza al suo interno.









Viabilità







Nei pressi di via Appia Nuova gode di un ottimo collegamento con la via principale, inoltre in zona ci sono molti parcheggi quindi un quasiasi tipo di intervento non andrebbe a danneggiare la viabilità locale.










Urbanvoids 20







Lotto situato all'incrocio tra via deglia Arvali e via degli Angeli. Il lotto è molto grande ed è situato in un quartiere dove non ci sono molti servizi. Sarebbe interessante studiare la zona da un punto di vista urbanistico perchè per riqualificare il quartiere non bisogna fare un intervento casuale ma una serie di interventi che hanno come fine quello di rivalutare un quartiere pieno di potenzialità, altrimenti solo residenziale.




Viabilità








Il lotto è molto ben collegato ed il traffico è scorrevole, quello che manca sono i parcheggi, inoltre il manto stradale è in pessime condizioni. All'interno del lotto sarà per questo necessario intervenire anche dal punto di vista dei parcheggi perchè un grande intervento creerebbe solo altro disordine per il quartiere.








Urbanvoids33







Lotto situato all'incrocio tra via Della Rocca e via dell'Acquedotto Alessandrino. Lotto di media dimensione, attualmente occupato da baracche.










Viabilità










Anche se nel quartiere ci sono molti parcheggi, intorno al lotto si parcheggia un pò ovunque, sintomo che comunque i parcheggi non sono sufficenti e che sarà necessario intervenire anche in questa direzione. Essendo a pochi metri dall'acquedotto Alessandrino il lotto gode di un ottima vista, fattore da non trascurare.




Sopralluogo effetuato con la collaborazione di Elisa Maridaki

http://elisamaridaki.blogspot.com/